Marta Carissimi è tra i simboli della storia del calcio femminile italiano. Lo dicono i numeri, lo dice il suo palmarès che vanta due campionati italiani vinti con Verona e Fiorentina, due Coppe Italia sempre con le Viola, e i due trofei, campionato e coppa, alzati con lo Stjarnan nella sua esperienza in Islanda. É stata tra le  prime giocatrici a varcare i confini nazionali, ma soprattutto ha attraversato il ponte virtuale tra la prima e la seconda generazione del calcio femminile.

Lunga anche la militanza in Nazionale, con cui ha partecipato al Campionato Europeo del 2009. Il presente si chiama Milan e con i colori rossoneri sta dimostrando che la classe è intergenerazionale: "Stiamo attraversando un momento positivo - ha raccontato in esclusiva a in esclusiva da Tutto Calcio Femminile - La vittoria porta a lavorare con serenità ma dall’altra parte sappiamo di dover e poter migliorare molto. Quindi ci siamo allenate con la stessa applicazione e dedizione delle scorse settimane. A livello personale fisicamente ora mi sento meglio e quindi sto tornando in forma".

"Quest'anno il gruppo è cambiato parecchio, sia a livello di giocatrici che di staff ma si è creata subito una bella amalgama. Siamo partite bene, ora dobbiamo crescere e maturare - ha aggiunto -. Mister Ganz ci trasmette tutta la sua determinazione e passione, ma allo stesso tempo la serenità nel giocare e divertirsi". 

L'intervista rilascia a TCF è stata di buon auspicio per la giocatrice che contro il Tavagnacco, sabato, ha messo a segno il suo primo gol in rossonero: "Abbiamo affrontato una squadra attendista, determinata a colpirci in contropiede. Non abbiamo corso troppi rischi, ma abbiamo concesso qualche spazio di troppo. Comunque, vanno ugualmente bene i tre punti perché non sono scontati.”.

 


Condividi: