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Il suo curriculum parla chiaro e a 30 anni compiuti Gaëlle Thalmann non deve dimostrare nulla. Il portiere svizzero è nel pieno della sua maturità calcistica e ha una gran voglia di vivere una stagione da assoluta protagonista con l'AGSM Verona. Scudetto e ritorno in Champions League sono gli obiettivi primari, prima dell'Europeo in programma in estate da affrontare, sempre da numero uno, con la Svizzera.

Gaëlle, sei reduce dal doppio impegno negli Stati Uniti con la tua nazionale. Che bilancio puoi fare di questa esperienza?

“È sempre bello confrontarsi con i migliori perché queste partite ti crescere. Le gare di questo livello si decidono per i dettagli. Io amo queste sfide. Abbiamo trovato un ambiente fantastico. Prima delle due partite c'era un dj che faceva ballare la gente in tribuna. Ci sono stati 14000 e 24000 spettatori, numeri incredibili se pensiamo che si trattava di due amichevoli. A livello di risultati sicuramente è stato un po' deludente, ma devo dire che abbiamo dato tutto nonostante l'assenza sei titolari. A livello personale sono contenta di aver giocato 135 minuti su 180 e di aver dato risposte positive al mio mister”.

La tua Svizzera si è brillantemente qualificata per i prossimi Europei. Una bella soddisfazione…

“Abbiamo vinto tutte le partite del girone di qualificazione, anche con l'Italia che era classificata davanti a noi nel ranking FIFA/UEFA. Abbiamo segnato tanti gol subendone pochi. È una qualificazione storica perché è la prima per la Svizzera. Sicuramente sono molto orgogliosa di questo nostro percorso e non vedo l'ora di giocare l'Europeo. Ora abbiamo un po' di tempo per migliorarci ancora e arrivare in forma”.

Archiviata la sosta è tempo di ripensare al campionato: dove può arrivare l'AGSM Verona?

“Il Verona vuole puntare alto. L'inizio magari non è stato ottimale, anche perché abbiamo un gruppo totalmente nuovo, con qualche straniera che si deve ambientare. Ci vuole certamente un po' di tempo per amalgamare il tutto, ma stiamo migliorando ogni settimana. Se il gruppo si consoliderà ancora e se i concetti di gioco verranno applicati sempre meglio, allora potremo puntare in alto. Sicuramente non dovranno mai mancare la mentalità vincente e la grinta che hanno sempre contraddistinto il Verona, rendendola una squadra ostica per tutti”.

In estate si è parlato di un campionato più equilibrato e livellato verso l'alto: sei d'accordo ?

“Il campionato, già dall'anno scorso, è più equilibrato. Credo che sia giusto ridurre il numero di squadre per concentrare le migliori giocatrici su qualche formazione e così alzare il livello generale. Quest'anno, per ora, anche le squadre considerate piccole stanno facendo bene. Questo rende il torneo più attraente”.

La sensazione è che complessivamente il movimento femminile sia in crescita. Quali pensi che siano le “carte vincenti” a vostra disposizione per attirare ancora più interesse?

“Alzare il livello riducendo il numero di squadre in Serie A è un primo passo. L'interesse passa anche da risultati positivi in Europa sia delle squadre di club sia della Nazionale. La qualificazione dell'Italia all'Europeo è una cosa importante. La tutela delle atlete è molto importante per dare garanzie economiche e far un passo verso il semi-professionismo o il professionismo. Se puoi fare del calcio il tuo lavoro, puoi prepararti in modo ottimale come atleta. Se sei sicura di prendere uno stipendio, giochi più tranquilla. Sei protetta anche in caso di gravidanza, di infortunio o di malattia. Avendo certi presupposti si riuscirà magari anche ad attirare qualche straniera importante. Ma ci vorrà tanto lavoro e tempo perché questo succeda. Bisogna sapere che neanche in Germania tutte le squadre sono professioniste, ma le ragazze hanno contratti di lavoro e sono quindi tutelate meglio di quello che succede in Italia”.

Quali saranno le squadre che si contenderanno lo scudetto?

“Il Brescia vorrà difendere il titolo, la Fiorentina ha investito per fare meglio dell'anno scorso. Il Mozzanica è un po' nella stessa nostra situazione, avendo cambiato diverse giocatrici. È solo passando del tempo insieme sul campo che si creano certi automatismi. Poi ci sono squadre ostiche come Roma o Tavagnacco, che potranno magari rubare qualche punto alle favoriti come hanno fatto contro il Mozzanica”.

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?

“La conquista del campionato e della Coppa Italia, due obiettivi importanti per il Verona. Voglio dare tutto il mio contributo in termini di prestazioni ed esperienza. Poi con la Nazionale avremo l'Europeo e anche lì voglio fare bene”.

 


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