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Elena Linari, difensore dell'Atletico Madrid femminile e della Nazionale italiana, è intervenuta ieri sera a Tutto Calcio Femminile, trasmissione in onda su TMW Radio e ha affrontato tanti argomenti dell'attualità calcistica, dalla ripresa dei campionati fino ai prossimi impegni delle Azzurre.

"Devo dire che la volontà degli enti italiani di far riprendere il calcio femminile è un segnale importante. Il movimento femminile che non si è arreso davanti a una pandemia che ha colpito tutti - ha detto -. In Spagna hanno deciso di fermare il campionato, non sarei altro che felice se per una volta l'Italia rappresentasse qualcosa di diverso: sarebbe una bella svolta mediatica e di interesse".

A settembre dovrebbe tornare in campo anche al Nazionale. Il movimento azzurro è in costante crescita: "Ci sono tante realtà che stanno crescendo come Spagna, Olanda e Francia. La Germania neanche la commento, davanti ha un futuro di giovani talenti straordinari. In Italia siamo ancora un po' indietro, ma il lato positivo è che le italiane in Serie A sono tante e giocano sempre. Forse il fatto di non aver giocato contro le danesi a giugno e settembre è buono, per una questione di momenti della stagione. La Danimarca è pari a noi, sono molto forti, ma io non ho paura di loro. Mi preoccupa di più giocare da loro a dicembre, non so se siamo abituate a quel freddo, loro forse un po' di più. Questo potrebbe fare la differenza".

Infine, non poteva mancare un passaggio sullo status da professioniste che spetta alle giocatrici: "Già l'approvazione dell'emendamento che permette alle atlete di essere professionistiche, aspettando che poi la palla passi ai club, è un passo avanti verso un'uguaglianza che ancora non abbiamo. Il professionismo è l'aspetto più importante, ma se non hai un campionato con società che possono permettersi questo lusso, non ha senso passarci. Potrebbe significare la morte di alcuni club, il professionismo implica un cambiamento di mentalità molto grande: devi mettere da parte altre cose e altri sbocchi, lo studio, le amicizie, le relazioni... Non puoi guardare troppo a tutto il resto quando sei un dipendente, dovrai accettare quanto richiesto. Il passo è necessario e spero si possa fare entro poco".

Cliccate qui per leggere l'intervista integrale.


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