La Juventus ha sfiorato l’impresa nella gara di andata dei sedicesimi di finale di Women Champions League contro le plurititolate giocatrici del Lione. Le bianconere sono state sconfitte per 3-2, ma la il discorso qualificazione non è ancora chiuso, anzi e la gara di ritorno sarà tutta da vivere. Alessandro Orlandi, fondatore di Studio Assist & Partners, ha commentato così, ai microfoni di TuttoJuve.com, la prova delle bianconere in cui militano Lisa Boattin, Aurora Galli e Arianna Caruso. 

Ormai il divario tra il campionato italiano e i top campionati all’estero si sta decisamente assottigliando. La dimostrazione della Juventus è rappresentativa della situazione di crescita del nostro movimento: tante giocatrici importanti in rosa, cresciute notevolmente negli ultimi anni, e un’allenatrice ormai di calibro internazionale come Rita Guarino - ha detto -. Il movimento italiano è in continua ascesa. La prestazione di Lisa, Aurora e Arianna non mi sorprende sinceramente. Hanno dimostrato negli ultimi anni una crescita sportiva e professionale davvero eccezionali, oltre ad essere dal punto di vista umano delle ragazze stupende. Vederle disputare una partita simile, in un contesto spettacolare come lo Stadium e contro un avversario di prim’ordine, ci riempie davvero di soddisfazione e orgoglio”.

Perché Studio Assist & Partners ha deciso di investire anche nel calcio femminile già nel 2015? 
“Abbiamo iniziato ad investire sul calcio femminile quasi sei anni fa, ispirandoci alle culture sportive estere, che consideravano professionistico e rilevante già da anni il movimento in rosa.
In Italia invece, c’era solamente tanta passione e sacrificio, da parte di atlete, famiglie, addetti ai lavori e società. La nostra politica è stata sin da subito qualitativa, lavorando con atlete che oltre ad avere un potenziale tecnico abbinavano anche requisiti umani di un certo tipo. Per esempio, tra le prime ci furono Aurora Galli, Elena Linari, Lisa Boattin, Marta Carissimi, Beatrice Merlo e Arianna Caruso. Ragazze eccezionali sotto tutti i punti di vista, che hanno reso ancora più motivato e ambizioso il nostro lavoro sul calcio femminile, che è cresciuto fortunatamente di anno in anno. L’ingrediente principale del nostro lavoro è sempre stata la componente umana, in abbinamento con fattori professionali che già da anni mettevamo in atto nel calcio maschile e che ci hanno permesso di garantire un’equità di trattamento e un servizio a 360 gradi alle calciatrici”.

Recentemente avete tagliato il traguardo dei 10 anni di attività. Qual è la vostra filosofia e quali sono i progetti per il futuro?
“Lo accennavo prima, la componente umana. Ovviamente in abbinamento con un continuo aggiornamento e preparazione tecnica del team. Per garantire un reale valore aggiunto al cliente finale, è fondamentale avere una squadra poliedrica, divisa per competenze ed aree geografiche di riferimento. In questo modo nessun cliente potrà rimanere insoddisfatto e non curato. Per Studio Assist & Partners è un orgoglio aver superato i 10 anni di attività in questo settore, soprattutto perché là nostra squadra è interamente Under 35. È un traguardo raggiunto con impegno, determinazione e tanta volontà. Ringrazio nuovamente tutti quello che credono in noi e che stanno partecipando attivamente al nostro progetto”.

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