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Un buon avvio di stagione sia dal punto di vista personale che di squadra quello di Sergio Viotti, che da questa stagione difende la porta della Giana Erminio.

Ma il classe '90, nell'ultimo turno di campionato, si è messo in bella luce per un gesto di grande sportività che ha regalato un'ottima e positiva fotografia del calcio, di quelle che ormai troppo raramente si vedono. A raccontarla è proprio l'estremo difensore, raggiunto in esclusiva da TuttoLegaPro.com

Un bellissimo gesto di sport quello che si è visto domenica: tu che ridi e scherzi con i tifosi del Livorno, che ti hanno poi omaggiato con un applauso.

"Tutto è nato perchè nel primo tempo ho fatto una parata importante, quando poi sono andato sotto la curva dove erano i tifosi amaranto uno di loro mi ha fatto un complimento al quale ho risposto ringraziando, e a questo son seguiti altri elogi perchè, per rispetto loro che erano vicini a me, non ho esultato sul nostro gol. Quando sono andato a prendere la borraccia mi hanno ringraziato per il gesto e applaudito, e io non potevo far altro che ringraziare. E' anche questo il calcio".

Calcio che ha detto un 2-2 contro una delle squadre sicuramente più blasonate del girone. Che partita è stata, anche ripensandoci a mente fredda?

"E' stata una gran partita, a cospetto di un buon avversario, che ha dimostrato che siamo una buona squadra, che ripaga la società di tutto il gran lavoro fatto. Qua c'è un gruppo importante già collaudato, al quale in estate sono stati aggiunti buoni innesti di spessore, e questa amalgama ha fatto si che anche domenica, pur sotto di una rete, si riuscisse a reagire, anche se qualche episodio sarebbe da rivedere. L'importante comunque era fare punti, ora dobbiamo dare continuità ai risultati".

Uno tra i nuovi innesti sei tu, approdato alla Giana Erminio in estate dopo l'esperienza con il Martina Franca. Che idea ti sei fatto in questi mesi del club?

"L'esperienza di Martina mi ha lasciato molto a livello umano, mi è servita tanto per crescere, peccato sia finita male. Qua in Lombardia comunque ho trovato una dimensione fantastica e il fatto che a esempio mister Albè guidi la squadra da 22 anni dimostra la crescita che l'ambiente ti consente di fare. C'è massima serietà, noi giocatori veniamo considerati prima di tutto uomini, e questo ci dà grande rispetto, e a nostra disposizione abbiamo un enorme centro sportivo che è davvero da Serie A. Non è neppure da sottovalutare il fatto che il presidente abbia costruito lo stadio a suo spese, la Giana è un club di Lega Pro con lo stadio di proprietà".

Cliccate qui per leggere l'intervista integrale.

Foto: @ProVercelli/Benedetto Ivan


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